Angela Taccia è un nome diventato familiare all'opinione pubblica per il caso Garlasco. È l'avvocato di Andrea Sempio, insieme all'avvocato Massimo Lovati, unico indagato nel nuovo filone aperto dalla procura di Pavia. Ma Taccia è anche qualcosa di più, perché non è solo il difensore di Sempio ma è anche parte del gruppo di amici che si frequentavano a Garlasco, di cui faceva parte, tra gli altri, anche Marco Poggi. Per lungo tempo, circa 8 anni, Taccia è stata fidanzata con Alessandro Biasibetti ed è tramite lui che ha conosciuto tutti gli altri. "Se Andrea ha ucciso Chiara, io smetto di fare l’avvocato e mi ritiro sulle montagne", ha dichiarato l'avvocato in un'intervista rilasciata al settimanale Oggi.
Ha ricordato che la loro amicizia è iniziata nel 2005, a 16 anni: "Mi ero fidanzata con Alessandro Biasibetti, un compagno di liceo. Mi portò a Garlasco, al pub Punto Zero, e mi disse: 'Quelli sono i miei amici'. Erano tutti al tavolo, Andrea Sempio, Marco Poggi, Mattia Capra, Roberto Freddi. Iniziai a passare i sabati con loro". L'avvocato ha descritto la storia con Biasibetti come una delle tante che si intraprendono a quell'età, nulla di particolare, se non che a un certo punto lui è cambiato: "Intorno al 2013, lui cambiò. Non so cosa successe, frequentava la facoltà di Legge, ma sembrava che non gli interessasse più. Si allontanò da noi sempre di più, finché un giorno ci lasciammo. Ancora non mi capacito che sia potuto cambiare così tanto. Quando abbiamo saputo che si era fatto frate domenicano eravamo tutti un po’ disorientati".
Di Sempio, invece, Taccia dice che era "particolare, con i capelli lunghi, le magliette dei gruppi metal e gli anfibi. Ma nonostante l’apparenza un po' dura, usciva dai locali chiedendo 'permesso' e 'scusi', cedeva il passo agli anziani, una volta si accorse di un grillo in difficoltà e rimase indietro per metterlo su una pianta. Notava persino le formiche in fila e ci diceva di non calpestarle… ". Anche per questo motivo, dice oggi l'avvocato, "non poteva avere una doppia vita, né essere un assassino. Non sopportava la violenza, si turbava persino se qualcuno si azzuffava fuori dai locali… Lo difendo e non mollerò neanche morta, mio marito capisce cosa provo e mi appoggia. Andrea è innocente. E quando questa storia finirà, spero che gli chiederanno tutti scusa".