Un milione di ragazzi, sin dalla mattina, hanno atteso sulla spianata di Tor Vergata l'arrivo di Papa Leone che ora sta celebrando la veglia il Giubileo dei giovani. Il pontefice è arrivato in elicottero a Tor Vergata e, tra gli applausi, le grida di gioia, i canti e le preghiere dei fedeli, ha salutato con la papamobile i ragazzi, settore per settore, che sono arrivati da ogni parte del mondo per questo grande evento. Subito dopo ha preso la croce del Giubileo e si è diretto verso il palco di Tor Vergata a piedi accompagnato da alcuni giovani. La veglia è cominciata con tre domande che alcuni giovani hanno posto al Pontefice.
"Cercando con passione la verità, noi non solo riceviamo una cultura, ma la trasformiamo attraverso scelte di vita. La verità, infatti, è un legame che unisce le parole alle cose, i nomi ai volti. La menzogna, invece, stacca questi aspetti, generando confusione ed equivoco", ha detto Leone rispondendo a una domanda sul valore dell'amicizia. E ancora: "Internet e i media sono diventati una straordinaria opportunità di dialogo, incontro e scambio tra le persone, oltre che di accesso all'informazione e alla conoscenza". Secondo il papa "Questi strumenti risultano però ambigui quando sono dominati da logiche commerciali e da interessi che spezzano le nostre relazioni in mille intermittenze". Se le scelte dipendono dal consumo "allora le nostre relazioni diventano confuse, sospese o instabili. Quando lo strumento domina sull'uomo, l'uomo diventa uno strumento: sì, strumento di mercato, merce a sua volta. Solo relazioni sincere e legami stabili fanno crescere storie di vita buona".Papa Leone non ha dubbi: "L'amicizia può cambiare il mondo, può essere una strada per la pace". E, citando il beato Pier Giorgio Frassati, ha detto: "Vivere senza fede, senza un patrimonio da difendere, senza sostenere una lotta per la Verità non è vivere, ma vivacchiare". Papa Leone ha, poi, parlato delle "scelte radicali e piene di significato" come "il matrimonio, l'ordine sacro e la consacrazione religiosa" che "esprimono il dono di sé, libero e liberante, che ci rende davvero felici". Il Papa ha sottolineato che "queste scelte danno senso alla nostra vita, trasformandola a immagine dell'Amore perfetto, che l'ha creata e redenta da ogni male". E poi ha aggiunto: "Troviamo la felicità quando doniamo noi stessi, donare la vita per gli altri". Papa Leone XIV ha invitato i giovani a "cercate la giustizia, rinnovando il modo di vivere, per costruire un mondo più umano" e a servire "il povero, testimoniando il bene che vorremmo sempre ricevere dal prossimo". E ancora: "Adorate l’Eucarestia, fonte della vita eterna. Studiate, lavorate, amate secondo lo stile di Gesù, il Maestro buono che cammina sempre al nostro fianco". Papa Leone, infine, ha chiesto di pregare per due ragazze decedute in questi giorni e per i loro familari: "Maria, una ragazza spagnola e Pascale, una ragazza egiziana", ma si è raccomandato anche "per un ragazzo spagnolo, Ignazio Goncalves, che è stato ricoverato all'ospedale Bambino Gesù".
"Tra poche ore Papa Leone XIV presiederà la grande veglia sulla spianata di Tor Vergata nello stesso luogo dove 25 anni fa San Giovanni Paolo II ha radunato oltre due milioni di persone e pronunciato parole che sono rimaste nella storia", ha detto Giorgia Meloni in un video sui social con il quale ha accolto la folla di pellegrini. Il presidente del Consiglio ha, poi, ricordato il Giubileo del nuovo millennio di 25 anni fa che "ha cambiato la vita di tantissimi" e che "ha lenito ferite, aperto gli occhi, indicato il cammino". Meloni ha poi raccontato la sua esperienza personale: "Io non ho avuto la fortuna di vivere quella notte ma - ha detto - sono testimone di chi in quella notte ha trovato una risposta alle sue domande e ha capito quale dovesse essere la direzione della sua esistenza". E ancora: "In quella notte di preghiera e di fede e di amore e di grande emozione, milioni di sentinelle del mattino hanno accompagnato l'alba del nuovo millennio, hanno fatto sentire a Roma un chiasso che Roma non ha più dimenticato. Cari ragazzi è arrivato il momento di fare risentire a Roma quel chiasso". il vicepremier Matteo Salvini, su Facebook, scrive:"Ragazze e ragazzi stupendi, da tutto il mondo, amicizia e sorrisi, generosità e fede. La bella gioventù, siete la nostra speranza!". Matteo Renzi, invece, ricorda l'esperienza del Giubileo del 2000: "Venticinque anni fa Agnese ed io eravamo lì con i ragazzi del gruppo scout di Pontassieve 'cantando ad una voce' ed accogliendo Giovanni Paolo II, vecchio, stanco, malato ma straordinario punto di riferimento per tanti di noi. E durante quella Veglia di venticinque anni fa, in quella notte speciale, l'entusiasmo del Papa polacco era straripante e si fondeva con quello dei giovani Pellegrini di tutto il mondo". Renzi, infine, si augura che anche i ragazzi che oggi sono presenti a Tor Vergato possano "vivere la stessa esperienza fantastica che noi avemmo la fortuna di vivere allora". E ancora: "Oggi tocca a un americano, figlio della spiritualità di San Agostino, Papa Leone XIV, abbracciare questo popolo festoso e pieno di vita. E ricordare ai ragazzi arrivati a Roma che sì, loro possono e debbono essere operatori di pace, sale della terra, portatori di speranza. Buona Giornata mondiale della gioventù. E grazie Roma!"
La giornata, però, si è aperta con la morte una 18enne egiziana, deceduta nella notte per un arresto cardiaco in pullman. La giovane era arrivata in Italia con la delegazione Egitto sud-Sudan e allogiava con il suo gruppo nella parrocchia di Artena, comune in provincia di Roma. La ragazza era cardiopatica e aveva già lamentato un lieve malore nella mattina, ma i controlli medici effettuati poco dopo non avevano rilevato particolari criticità. Ieri sera, tornando da un evento a Roma con il gruppo, si è sentita di nuovo male durante il tragitto. Una volta portata al Valmontone Hospital, i medici hanno provato a rianimarla, ma senza successo. Trasportata col 118 in arresto cardiaco, è deceduta a pochi metri dall'arrivo all'ospedale di Colleferro. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri della compagnia di Colleferro, il sindaco Pierluigi Sanna, il vescovo della diocesi di Velletri, e il parroco egiziano che accompagnava la ragazza.